Verrà inaugurata domenica 15 settembre alle 18.30 nel Parco del nuovo Polo Universitario in via Monte Vodice ad Aosta, la rassegna INNESTI. Al centro delle attività è l’esposizione en plein air “Atlas of the New World”, progetto fotografico di Giulia Piermartiri e Edoardo Delille, presenti all’apertura per accompagnare il pubblico in una visita guidata. La serata sarà accompagnata inoltre da una performance site specific ideata da Alessandro Ottenga, curata dall’artista Riccardo Mantelli con la partecipazione del collettivo IVREATRONIC.
L’evento è inserito nel calendario di Plaisirs de culture en Vallée d’Aoste 2024, iniziativa con cui la Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa alle Giornate europee del Patrimonio. L’associazione La Clé sur la Porte porta l’attenzione sul tema degli Innesti. Le direttrici artistiche Nicole Seris e Nicoletta Odisio intendono analizzare e raccontare lo sviluppo della presenza antropica nei paesaggi naturali, rurali e urbani. Le comunità umane si innestano negli ambienti, modificandone la struttura secondo le proprie necessità, e nello stesso tempo gli ambienti, trasformandosi, implicano che le comunità si adeguino ad essi, sviluppando nuove strategie ed abitudini. Su questa linea va anche la scelta del luogo dell’inaugurazione. Il nuovo edificio universitario diventa infatti un punto di riferimento per un’Aosta contemporanea che presta attenzione all’ambiente e al contesto dentro cui si sviluppa.
Alle 18.30 l’appuntamento è con i fotografi Piermartiti e Delille che centrano le fotografie sui cambiamenti climatici mostrando le trasformazioni più radicali che essi causeranno da qui alla fine del secolo. Dopo aver esplorato l’Asia, la California e l’Africa, sono giunti alle pendici del Monte Bianco. Con i loro viaggi hanno mostrato i fenomeni che già ora mettono a dura prova gli insediamenti urbani, siano essi piccoli centri, città o metropoli. Nelle loro immagini presente e futuro si intrecciano, diventando così proiezioni metaforiche di un domani tutt’altro che lontano. L’esposizione sarà fruibile gratuitamente fino al 31 ottobre.
A partire dalle ore 20:30, il concept della mostra “Atlas of the new world” si espande nella performance site specific dal titolo “Oltre le forme”. “La riqualificazione dello spazio pubblico dell’Ex Caserma Testafochi attraverso la creazione di un edificio fortemente iconico e di una nuova area verde a disposizione della città, ci offrono l’opportunità di proporre alla comunità valdostana un intervento artistico che intende svelare le forme e le geometrie della nuova Università e il forte legame che tale edificio ha con la natura e il paesaggio che lo circondano”, spiega Alessandro Ottenga, ideatore della performance.
Riccardo Mantelli utilizzerà la facciata come un vasto schermo per esplorare la complessità della stratificazione tecnologica. L’architettura, ispirata alla forma di un iceberg, diventerà una tela viva che narra l’intreccio tra passato e futuro, tra il tangibile e l’invisibile. Sarà poi il collettivo IVREATRONIC a proporre paesaggi sonori che, in un dialogo continuo con le proiezioni, rappresenteranno le tappe dell’evoluzione umana, unendo in un’unica narrazione la magia dell’alchimia e il rigore della scienza.
La rassegna I N N E S T I è realizzata grazie al supporto del Comune di Aosta e al contributo dell’Assessorato beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le generazioni intergenerazionali.
BIOGRAFIE
Giulia Piermartiri è una fotografa italiana, nata nel 1990. Si occupa principalmente di fotografia documentaria. I suoi lavori sono pubblicati in varie testate nazionali e internazionali. La sua attenzione artistica è rivolta alle dinamiche umane in relazione alla politica e alla natura. Ha realizzato una serie di progetti fotografici tra gli Stati Uniti e il Messico in cui ha ritratto gli immigrati di prima e seconda generazione, i netti divari tra gli americani e una serie di nature morte correlate alla campagna elettorale di Trump. Dal 2019 porta avanti il progetto “Atlas of the New World” indagando in particolare come le popolazioni reagiranno agli stravolgimenti dei luoghi che abitano.
Edoardo Delille è un fotografo e videomaker italiano, nato nel 1974. Dopo essersi diplomato alla Fondazione Studio Marangoni si è spostato sulla fotografia documentaria e di ritratto. I suoi lavori sono pubblicati sulle maggiori riviste internazionali tra cui National Geographic, Le Monde, Geo France, Sunday Times Magazine, The Guardian e altri. Le sue fotografie sono state esposte in diverse gallerie e festival internazionali. Negli anni ha sviluppato un personale approccio all’uso della luce e alla narrazione delle storie. Si è spesso confrontato con il tema dei confini e con i concetti di frontiera e limite grazie ai suoi viaggi in Iran, in Siria, Libano, Turchia, Brasile e Sati Uniti. Dal 2019 lavora al progetto “Atlas of the New World”
Riccardo Mantelli è un artista e tecnologo che opera all’incrocio tra tradizioni antiche e innovazione digitale. Attraverso le sue creazioni artistiche, Mantelli esplora la profonda connessione tra umanità e tecnologia, utilizzando codici generativi, arte interattiva e intelligenza artificiale per creare opere che fondono spiritualità e modernità. Professore presso le rinomate istituzioni europee Domus Academy e NABA Milano, Mantelli è riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo al dialogo tra arte, tecnologia e anima.
Ivreatronic è un variopinto gruppo di amici di Ivrea, composto da di, producers, cantanti e in generale artisti che amano giocare con diverse forme di espressione.
Nell’identità del collettivo emergono con chiarezza le radici culturali che contraddistinguono la città da cui proviene, in cui coesistono energie differenti: da un lato la visione di futuro e di tecnologia teorizzata dall’esperienza di Olivetti, dall’altro la necessità della festa come mezzo per legittimare la propria libertà. Dalle serate di musica elettronica in vecchie cantine di Ivrea, oggi sono una festa itinerante che si muove tra club, festival, parade e luoghi inesplorati.